Il dimostratore welfare usa la piattaforma DT per rispondere a domande relative alle politiche di welfare della PA.
Le domande di alto livello degli stakeholder (Comune di Milano, Regione Lombardia) sono del tipo: Cosa cambia in termini di gettito fiscale, e di spesa per le famiglie, se il pagamento di un servizio (ad esempio retta di un asilo nido) cambia da una modalità (ad es. proporzionale al reddito della famiglia) ad un altra (proporzionale al reddito per individuo, a ticket per scaglioni)? Quante famiglie hanno bambini tra i 2 e i 5 anni in una certa zona? E quindi quale sarebbe l’effetto di costruire un asilo nido in quella zona? Quale è l’evoluzione prevedibile della numerosità della popolazione di una zona e delle sue coorti? Questo tipo di
domande è poi considerato sul passato (Cosa è successo in anno x quando la politica y e’ cambiata?) e sul futuro.
Anche in questo verticale lo snodo cruciale nell’uso della piattaforma DT è la raccolta e aggregazione di dati disomogenei. Per la raccolta saranno utilizzati fonti come anagrafe, anagrafe sanitaria, sistemi sanitari, sistemi sociali, sistemi lavoro, dichiarazioni dei redditi (disponibili a livello regionale), sistemi regionali in generale (trasporti, catasto). Occorre considerare la qualità dei dati, la gestione di anagrafiche univoche, l’anonimizzazione delle fonti. A livello di aggregazione un problema concettualmente elementare ma tuttora mal risolto è il passaggio dai dati individuali (caratteristico delle anagrafi) a quello collettivo
(famiglie e nuclei in generale). Ciò al fine di valutare l’impatto delle politiche sulle famiglie ( e non sui singoli).
Come descritto in precedenza il ciclo di progettazione e sviluppo del verticale welfare prevede una serie di iterazioni cicliche volte ad ottimizzare i contenuti analizzati, i risultati prodotti e i domini gestiti. Il dimostratore ha l’obiettivo di raccogliere e coordinare le attività svolte in precedenza e integrarle all’interno di uno strumento che offre un punto di accesso unico all’informazione in modalità integrata e quanto più possibile omogenea. Date le specificità di ogni singolo sperimentare coinvolto nel verticale in realtà sarà sviluppato un dimostratore per ciascuno degli enti coinvolti: essi condivideranno l’infrastruttura
e gran parte delle componenti utilizzate, ma rappresenteranno di fatto istanze distinte in merito ai contenuti, alle modalità di fruizione e alle tipologie di utenza.